Il 2 ottobre 2013 con la firma della convenzione tra Università di Torino, Compagnia di San Paolo, Istituto Universitario di Studi Europei – IUSE e Fondazione Centro Studi sul Federalismo – CSF, prese vita la Biblioteca Europea “Gianni Merlini”, al Campus Luigi Einaudi. Dall’ottobre 2016 essa è stata integrata nella Biblioteca Norberto Bobbio, della quale è diventata la Sezione Europea Gianni Merlini. La convenzione triennale fra i quattro soggetti promotori è stata rinnovata il 1° ottobre 2019.
La Biblioteca e, oggi, la Sezione sono intitolate a Gianni Merlini (Roma 1929 - Torino 1999), editore, presidente dell’UTET e dell’Associazione Italiana Editori, federalista europeo e presidente della Compagnia di San Paolo dal 1996 al 1999, anni in cui fu deciso il sostegno della fondazione al programma decennale di sviluppo dell’Università di Torino, nel cui ambito è stata costituita la Biblioteca Norberto Bobbio.
Nata dall’integrazione dei fondi librari dell’Istituto Universitario di Studi Europei e della Fondazione Centro Studi sul Federalismo, la Sezione è specializzata nell’ambito degli studi europei e federalisti che caratterizzano i patrimoni originari dei due istituti. La Sezione ha come finalità l'ottimizzazione della fruizione del patrimonio librario, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nazionale per la comunità scientifica e il pubblico.
L’integrazione dei due fondi librari e delle rispettive emeroteche comprende un settore dedicato alle monografie del patrimonio librario dello IUSE cui si aggiungono le pubblicazioni ufficiali del CDE (Centro di Documentazione Europea) e il patrimonio librario del Centro Studi sul Federalismo nell’ambito degli studi relativi al federalismo e alle integrazioni regionali. Il fondo del Centro Studi sul Federalismo include inoltre il Fondo CESI, il Fondo Merlini, il Fondo Serafini, il Fondo Tommaso Padoa-Schioppa e il fondo Pistone. Per il settore periodici, le consistenze riuniscono le riviste specializzate di diritto dell’Unione Europea e diritto internazionale nonché i periodici ufficiali dell’Unione Europea, provenienti dal patrimonio IUSE e l’emeroteca di riviste storiche del Centro Studi sul Federalismo.