Una serie di shock globali – terrorismo, crisi economico-finanziaria, emergenza climatica, guerre commerciali e valutarie, pandemia, aggressione all’Ucraina - hanno mostrato sia la crisi del processo di globalizzazione sia la necessità perdurante di risposte multilaterali. È sul multilateralismo che si fondava l’assetto internazionale nel secondo dopoguerra. Con l’indebolimento del ruolo globale degli USA e l’affermazione di nuovi attori continentali - alcuni con regimi autoritari – si innescano due contrapposizioni: tra regimi democratici e regimi autocratici, tra fautori e avversari del multilateralismo (che non è sinonimo di multipolarismo). Intanto la pandemia spinge verso una “globalizzazione selettiva”, che per l’Ue assume le vesti della “autonomia strategica”. Il CSF, nel 2023, approfondirà alcuni aspetti legati al rilancio del multilateralismo e alla riforma del sistema monetario internazionale, grazie anche al partenariato con la Robert Triffin International (RTI).
• Rilancio del multilateralismo
Il multilateralismo è l’assetto internazionale più congeniale all’Ue, basata anch’essa su regole e istituzioni condivise. Ma è un assetto messo a dura prova dalle crisi richiamate sopra, che hanno evidenziato ancor di più i costi di una globalizzazione “non governata”. In un contesto di crescente competitività fra le diverse aree continentali, aggravato dall’onda d’urto dell’invasione russa dell’Ucraina, si tratta di individuare snodi attraverso i quali riattivare approcci cooperativi: dal commercio alla fiscalità, dall’ambiente alla sanità. Nel 2023 il CSF si potrebbe focalizzare anzitutto sulle prospettive di accordi tra aree “regionali” (a partire dal Partenariato Unione europea-Unione Africana), sulle prospettive delle “global minimum tax” e – grazie anche al ruolo trainante dell’Ue in tema di carbon pricing – sulla governance mondiale dell’ambiente.
• Sistema monetario internazionale
Per quanto riguarda il sistema monetario internazionale, il partner di riferimento è la Robert Triffin International (RTI), per la quale il CSF funge da Segreteria generale e Centro di ricerca. Con la RTI sono già stati realizzati rapporti di notevole risonanza: sul ruolo dell’SDR - Special Drawing Right, sui nuovi centri finanziari mondiali, sui problemi della liquidità globale). La competitività fra aree continentali, in un quadro di ripresa dell’inflazione, potrebbe vedere ulteriori tensioni in un contesto ancora segnato dall’egemonia del dollaro USA. Nel 2023 gli approfondimenti del CSF e della RTI potrebbero concentrarsi sul ruolo internazionale dell’euro, sui rischi e le potenzialità delle valute digitali, sulle opportunità offerte dalla nuova allocazione di SDR (per $650 miliardi) da parte del Fondo Monetario Internazionale, per la quale hanno già esplorato congiuntamente le possibilità di un accordo sul loro utilizzo tra Ue e Unione africana.