Il Centro Studi sul Federalismo (CSF) nel gennaio 2014 pubblicò un rapporto intitolato Italia 2014: proposte per un federalismo possibile. Quel documento si proponeva di approfondire, in modo propositivo, gli aspetti salienti del riassetto istituzionale e del federalismo fiscale in Italia, anche alla luce del nuovo quadro istituzionale europeo e dei vincoli che da esso discendono.
Il "governo multilivello" è al cuore dell’attività di un Centro Studi come il nostro. Il “federalismo” è insieme una teoria e un progetto istituzionale, che riguarda la non facile ripartizione di ruoli e di responsabilità e la ricerca di equilibri sostenibili fra livelli territoriali e di governo sempre più interdipendenti: dalla Città, alla Regione, allo Stato, all’Unione europea, fino alla dimensione globale.
Il CSF si propone quindi di fornire adeguati strumenti di analisi e d’intervento su tutti questi temi, con una costante attenzione anche alla dimensione comparata con altri stati federali europei. Questo rapporto Italia 2016: proposte per un federalismo ancora possibile si rivolge anzitutto ai decisori politici, ma anche all’opinione pubblica, in vista della realizzazione di un disegno coerente di federalismo istituzionale e fiscale.
In Italia il percorso delle riforme costituzionali è arrivato a una tappa importante con il testo approvato dal Parlamento il 12 aprile 2016, che dovrebbe essere sottoposto a referendum nel prossimo autunno. Rimane invece in un limbo il tema del federalismo fiscale, in tempi di crisi e ricentralizzazione della finanza pubblica, ma indispensabile per definire rapporti coerenti e responsabilizzati fra più livelli di governo.
Gli interventi qui raccolti – giù usciti come Research Paper del CSF – si concentrano, sul piano istituzionale, sul superamento del bicameralismo paritario e sul riordino delle competenze tra Stato e Regioni (Bilancia e Scuto) e sul ruolo e la composizione del Senato delle Autonomie, in una prospettiva comparata (Mastromarino). Sul piano della finanza locale, sull’impatto dell’introduzione del pareggio di bilancio per gli enti locali, con una serie di proposte per limitarne gli effetti distorsivi (Rizzo), sul finanziamento della spesa locale, con particolare attenzione alla proposta di una local tax (Revelli) e su un quadro d’insieme sul processo di attuazione, ancora incompleto, del federalismo fiscale in Italia, con indicazioni sulle strade percorribili per una sua ripresa (Piperno).
Su alcuni di questi temi sono già arrivati segnali incoraggianti – ad esempio nella revisione delle norme sul pareggio di bilancio, per favorire gli investimenti degli enti locali. Su altri proseguirà l’impegno del Centro nel monitoraggio e nella valutazione delle riforme approvate o in discussione. Sempre con la consapevolezza che a nessun livello territoriale e istituzionale la “rappresentanza” e il “governo” possono ormai essere a compartimenti stagni, in un mondo complesso e interdipendente.
Torino, luglio 2016
Alfonso Iozzo
(Presidente del CSF)
(Presidente del CSF)